Marlene Kuntz
Il vile
(1996, C.P.I.)
Il disco più "Rock" dei Marlene Kuntz, con qualche scrupolo in più nella produzione confronto all'esordio di "Catartica". Mood alienato e suburbano, chitarre rumoriste e testi metafisici che
diventeranno marchio di fabbrica.
Voto: 72/100
Acquistalo su Amazon: CD / Vinile
Umberto Palazzo e il Santo Niente
La Vita è Facile
(1995, C.P.I.)
Il più Grunge, il più Outsider: scurrile, incarognito, spartano. I Santo Niente sono un po' l'equivalente dei Tad o dei Mudhoney nel Grunge: quelli a cui il mainstream non sorriderà, rimanendo
nell'underground (o poco più) con immutata rabbia.
Voto: 75/100
Irreperibile
Afterhours
Germi
(1995, Mescal)
L'album che segna il passaggio ai testi in Italiano, e le prime glorie della band. Manuel Agnelli si conferma il miglior cantante della scena in un capitolo sì verace, ma anche più omogeneo negli
intenti confronto all'osannato "Hai Paura Del Buio?".
Voto: 76/100
Acquistalo su Amazon: CD
Gianluca Grignani
La Fabbrica Di Plastica
(1996, Mercury)
Stanco di essere solo un idolo per teenagers, Grignani ripone in questo secondo album tutte le sue ambizioni rock con un disco dai suoni spettacolari, molto affini ai primi Radiohead. Il tempo è
stato galantuomo con un disco che fu incompreso.
Voto: 80/100
Acquistalo su Amazon: CD / Vinile
Teatro Degli Orrori
Dell'Impero Delle Tenebre
(2007, La Tempesta Dischi)
L'esordio dei Teatro Degli Orrori a fine anni duemila fu un fulmine a ciel sereno. Un disco incendiario, aspro, con una delle più spiccate personalità di tutto il genere. Testi veraci e grande
dinamica dei brani.
Voto: 85/100
Irreperibile
Verdena
Il Suicidio Del Samurai
(2004, Blackout)
Il più fedelmente alternative all'interno della discografia dei Verdena, probabilmente la carriera più rispettata di tutto il rock italiano. Non necessariamente il loro album migliore, ma le poche
sovraincisioni e le idee chiarissime rendono quest'album
un manifesto dell'Alternative Italiano.
Voto: 86/100
Acquistalo su Amazon: CD / Vinile